Convegno e mostra fotografica all’Istituto Superiore di Sanità
Una serie di immagini fotografiche scelte dall’Archiviodell’Iss per testimoniare la presenza continuativa delle donnenelle attività di ricerca, controllo, coordinamento eformazione svolte dall’Istituto superiore di sanità. E’ questauna tra le iniziative dell’Iss in occasione della GiornataInternazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si terrà oggi, infatti, l’incontro “Conoscere percambiare“, un convegno all’interno dell’Aula Rossi, cheintende approfondire le tematiche relative alle cause dellaviolenza contro le donne e le azioni necessarie per prevenirlae combatterla, tramite il confronto con associazioni di donne, quali l’Unione Donne inItalia, la Casa Internazionale delle Donne e l’associazione “Donne e Scienza“, attive in diverse aree della vita sociale e pubblica, e con la situazione al di fuori dell’Italia, conil contributo di una ricercatrice brasiliana.
Inoltre verranno presentati due esempi del lavoro che si sta già svolgendo su aspettidiversi di questo tema negli Enti di Ricerca, quali il Cnr e l’Iss. L’incontro èaccompagnato dalla seconda edizione dell’ esposizione di poster informativi “Lasalute delle donne ha radici nel rispetto delle differenze“, nella quale vengonospiegati i concetti relativi alla violenza contro le donne e gli strumenti legislativiprevisti nella legge sul femminicidio e dalla Convenzione di Istanbul per prevenirla ecombatterla. Il messaggio che si intende trasmettere è quello di indicare che per lasalute delle donne è essenziale rimuovere le discriminazioni attraverso l’attuazionedelle politiche di genere, come quelle richieste dalla Convenzione di Istanbul, che nonpossono che coinvolgere tutte le Istituzioni e in particolare quelle, come l’IstitutoSuperiore di Sanità, che hanno un ruolo di guida e di coordinamento in settori diimportanza vitale per il paese, quali la sanità pubblica, la ricerca e la formazione, ma anche quello di promuovere una collaborazione che conduca ad aumentare l’efficaciadelle azioni intraprese singolarmente da ricercatori, associazioni ed altri enti.
Lo scopo, inoltre, è anche quello di trasmettere un messaggio positivo sul lavorodelle donne: nonostante la schiacciante maggioranza di donne tra i ricercatoridell’Iss, infatti, solo un’esigua minoranza raggiunge i livelli apicali. L’Istitutosuperiore di sanità, in quanto ente pubblico di ricerca in sanità pubblica, con compitidi guida e di coordinamento, già svolge attività di ricerca in merito alla salute fisica epsichica delle donne. Anche al di là degli eventi di rilevanza penale, ladiscriminazione di genere è causa di effetti negativi sulla salute e sul benesserepsicofisico delle persone colpite, sia delle donne, sia dei loro figli. Esiste unadiscriminazione di genere anche nella ricerca. In Europa, le donne rappresentano il 50% dei laureati in discipline scientifiche, ma meno del 29% dei ricercatori, e solo il 23% dei professori. A livello europeo c’è un generale consenso sul fatto che questasituazione abbia un impatto negativo sulla qualità della ricerca e sono in atto azionivolte a superarla.
Un gruppo di persone dell’Iss che si riconosce nei principi espressi nel 2011 dalmovimento “Se Non Ora Quando” ha promosso già dal 2012 iniziative interne volte a diffondere la conoscenza e la consapevolezza sulla dimensione del fenomeno“femminicidio”, sulle analisi delle cause e sulle azioni per il suo contrasto promosseda varie organizzazioni, compresa l’Unione Donne in Italia e il Dipartimento PariOpportunità della Presidenza del Consiglio. Il 25 novembre 2013, il gruppo “Se NonOra Quando” dell’ISS ha prodotto ed esposto nell’atrio dell’ISS una mostra dimateriale informativo dal titolo “La salute delle donne ha radici nel rispetto delledifferenze“. Il ruolo che l’Istituto può svolgere dovrà nascere dal confronto trasversalecon le altre attività in corso, ma viene ritenuto da più parti un ruolo significativo.
Vedi on-line: http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=24529&fr=n